Antonio Piotti

DATE
10.04.2025 | ore 09.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00
11.04.2025  | ore 09.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00

LINGUA
italiano

PUNTI ECM PUNKTE
25,6 ECM, ECS richiesti

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
380,00 Euro

LUOGO
sede IARTS, Via Crispi 15/A, 39100 Bolzano

Zur Anmeldung

Descrizione contenuti

La questione del ritiro sociale negli adolescenti comincia a manifestarsi intorno al 2008 quando si registrano alcune situazioni in cui dei giovani, in prevalenza maschi, rifiutano la frequenza scolastica, alternano il ritmo circadiano, si chiudono a lungo nella loro stanza, rifiutano di incontrare i coetanei e passano anche dieci ore al giorno connessi alla Rete impegnandosi in giochi on line, o seguendo serie televisive. Poiché in Giappone la sindrome era già nota e questi ragazzi venivano definiti hikikomori: “coloro che se ne stanno in disparte”, il termine si è diffuso anche in Occidente.

Col tempo, quello dei ritirati sociali è diventato un problema sempre più grosso per la psicologia, per la psichiatria e per la sociologia: si trattava di una patologia, di una scelta oppositiva, di uno stile di vita? Ci si accorgeva che, sempre di più, il tempo passato in rete, sottraeva spazio alle altre attività a tutti noi e, specialmente, ai giovani, come se tutti ci ritirassimo sempre di più in un mondo virtuale riducendo il tempo dedicato all’incontro reale con gli altri.

Con la pandemia il ritiro è divenuto globale e la pratica dell’incontro virtuale è diventata una strategia efficace e utile. Ma, finito il rischio legato al contagio, abbiamo dovuto tutti affrontare il rientro nel mondo reale. Che ne è stato dei ragazzi ritirati? Dopo un periodo di paradossale ripresa si constata sempre di più che l’effetto del Covid 19 è stato quello di rendere molto difficile il rientro nella vita: crisi di ansia, attacchi di panico, stati depressivi, stili autolesionistici e rifiuti caratterizzano sempre di più i vissuti dei giovani e, questa volta, a ritirarsi sembrano essere le ragazze a mostrare i segni maggiori della sofferenza.

Il seminario comprende

  1. Una ricostruzione del fenomeno del ritiro sociale nel corso del tempo
  2. Un’analisi degli effetti del Covid 19 sui comportamenti di ritiro con particolare attenzione alla questione del ritiro femminile
  3. L’analisi di una serie di strategie e di proposte di intervento a partire dal fatto che la dinamica stessa del ritiro rende inefficace la modalità classica dell’incontro con lo psicologo
  4. La discussione di casi clinici

Metodi di lavoro

Lezione frontale, discussione, lavoro in piccoli gruppi, esercizi pratici e supervisione di casi

Destinatari

Psicologi, professionisti dei settori psicosociali e educativi, insegnanti

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